Lost Orpheus Ensemble- “Commando” su Youtube (Album “Strade”)
“Commando” è la descrizione di un’azione di commando di un gruppo camorristico. Abbiamo voluto far vedere che ci sono altre vittime, oltre a quelle provocate da questi gruppi di fuoco; quelli che partecipano ai gruppi di fuoco, ragazzi giovanissimi che distruggono la loro vita inseguendo miti di denaro facile e violenza gratuita. E in molte città meridionali, di questi ragazzi se ne contano a centinaia. Le mafie agiscono su un retroterra sociale di degrado, disoccupazione ed emarginazione, un retroterra troppo spesso abbandonato a se stesso, che invece dovrebbe essere al centro di una rinnovata azione sociale sul territorio.
Sono in quattro nella BMW,
li vedo arrivare da lontano,
in un primo momento non ci avevo fatto caso,
ora mi accorgo che stanno cantando a perdifiato.
Non realizzo subito la situazione.
Quattro ragazzoni, con qualcosa in mano,
qualcosa che sembra un’arma da gioco,
ma è un’arma vera, è proprio un mitra
con la sua bocca di fuoco
e i proiettili in canna.
Il guidatore canta a squarciagola
lo vedo che scala la marcia …
hanno solo vent’anni …
hanno solo vent’anni …
Chorus 1
Una specie di calamita mi spinge a fissarli negli occhi, occhi cattivi, occhi di cocaina, occhi pronti a spegnere altri occhi.
E’ pericoloso guardare negli occhi
chi imbraccia un mitra,
potresti essere un testimone di un agguato, o di qualcosa
che gli somiglia.
Non vedi la mostruosità delle sue intenzioni,
vedi la tremenda forza delle decisioni.
Tremenda, diabolica, militare.
Traspare dalle pupille dilatate.
Il sudore imperla volti contratti dallo spasmo,
uno di loro ha un crocefisso che spunta
sul petto con la camicia aperta
sul tatuaggio giapponese …
Hanno solo 20 anni …
Hanno solo 20 anni
Chorus 2
Si stanno preparando al massacro. Ma il vero massacro è quello della loro vita. Qualcuno ce li ha mandati, in quell’inferno, al riparo di una scrivania di legno pregiato. Lui lì, loro là, nelle braccia della polizia.
Il rosso del semaforo è eterno,
ha paralizzato il tempo,
lo ha immobilizzato in uno spasmo,
in una smorfia.
Il movimento dei passanti è rallentato,
come in un acquario,
uomini e donne respirano a fatica.
Nel cielo un elicottero della polizia
sferruzza con le sue pale un cielo di latte.
I quattro cantano, a squarciagola,
passandosi sguardi di complicità,
guapperia, sfida alla vita e alla morte.
Chorus 1
Una specie di calamita mi spinge a fissarli negli occhi, occhi cattivi, occhi di cocaina, occhi che si accingono a spegnere altri occhi.
Uno agita l’aria con la mano libera dal mitra,
porta il tempo, batte sulla portiera
come su una percussione,
lo fa con cattiveria, di chi sta attraversando una soglia.
Il rosso del semaforo liquefa i colori tutti intorno.
C’è solo quel rosso, l’ultimo ostacolo.
Chorus 2
Si stanno preparando al massacro. Ma il vero massacro è quello della loro vita. Qualcuno ce li ha mandati, in quell’inferno, al riparo di una scrivania di legno pregiato. Lui lì, loro là, nelle braccia della polizia.
Antonio De Lisa
Deposito opere presso la SIAE
Le opere teatrali e musicali di Antonio De Lisa sono depositate presso la SIAE
Sezione Musica
Sezione Teatro – DOR (Opere Drammatiche e Radiotelevisive)
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